La compagnia aerea aveva programmato 2.091.000 posti aerei tra febbraio e agosto 2020 di cui l’83% nazionale e il rimanente 17% internazionale.
I voli nazionali in Italia saranno i più colpiti dall’improvvisa diminuzione dei posti aerei programmati da Air Italy. Gli aeroporti con il maggior numero di posti aerei cancellati sono quelli di Milano (959.000), Roma (117.000), Palermo (116.000), Olbia (110.000) e Catania (104.000).
A livello internazionale, i collegamenti con l’Africa subiscono un impatto maggiore, perdendo un totale di oltre 171.000 posti aerei programmati tra febbraio e la fine di agosto. L’Egitto é il paese che presenta la perdita più importante con più di 62.000 posti aerei cancellati tra Cairo (CAI) e Sharm El Sheikh (SSH).
Anche i collegamenti transatlantici con gli Stati Uniti saranno fortemente colpiti, con un totale di 143.000 posti aerei in meno verso gli aeroporti di New York (JFK), Miami (MIA), Los Angeles (LAX) e San Francisco (SFO).
In assenza di notizie su un possibile acquirente della compagnia aerea, Air Italy ha smesso di operare lasciando un ampio vuoto nella connettività aerea italiana che avrà un maggiore impatto sulle destinazioni turistiche nazionali.
