
Mabrian, società leader nel settore dell’intelligence turistica e dell’analisi dei dati, ha pubblicato il barometro invernale 2020/23 della destinazione Italia e le sue principali mete turistiche. Questo ultimo barometro fornisce una valutazione dell’autunno 2022 e definisce le prime tendenze turistiche per questo inverno. Sebbene il contesto economico e geopolitico rimanga incerto, gli indicatori disponibili sulla piattaforma di Mabrian ci permettono di comprendere meglio la stagione invernale e di misurare la ripresa rispetto al 2019.
I turisti che hanno visitato l’Italia quest’autunno, hanno mostrato un livello di soddisfazione, rispetto alla loro esperienza turistica e ad i servizi offerti, più elevato in comparazione con altre destinazioni quali la Francia, la Spagna, la Grecia , nello stesso periodo.
Le tendenze che si osservavano quest’estate in termini di interesse da parte dei visitatori per i prodotti turistici, continua anche in autunno. L’importanza del prodotto culturale in Italia, nonostante sia la categoria più citata sui social, continua a diminuire rispetto al periodo pre-pandemico, d’altro canto l’interesse per le attività legate alla gastronimia e quelle condotte all’aria aperta continua ad aumentare.
Per la stagione invernale si osserva un calo della domanda per viaggiare in Italia, rispetto al 2019, dalla maggior parte dei principali mercati internazionali. Gli unici mercati che mostrano un maggiore interesse a visitare le destinazioni italiane durante la stagione invernale sono la Danimarca e i Paesi Bassi, che sono anche tra i mercati target del piano marketing della destinazione Italia.

I dati sulla connettività aerea confermano che ci stiamo avvicinando alla piena ripresa, con una capacità aerea inferiore solo del 5% rispetto al periodo pre-pandemia. Vale la pena notare che la connettività tra le cittá italiane ha superato i volumi del 2019, mentre la connettività dell’Italia coi mercati internazionali rimane inferiore del 10%. Per quanto riguarda i mercati specifici, la Germania è la destinazione con oltre il 30% in meno di voli di linea, anche la connettivitá coi Paesi Bassi, uno dei pochi mercati di origine con un crescente interesse a visitare l’Italia, é in calo del 10% rispetto al 2019. Garantire la facilità di accesso ai visitatori che attualmente mostrano interesse a visitare le varie destinazioni del bel paese sará sicuramente chiave per la piena ripresa del turismo in Italia.
Raggiungere Roma rimane più difficile rispetto al 2019, con oltre il 18% di capacità aerea in meno, mentre Bari e Catania godono di una migliore connettività con circa il 20% in più di posti disponibili sui voli di linea.
I prezzi delle strutture ricettive continuano a crescere in tutte le destinazioni italiane prese in esame; i prezzi degli alberghi di 5 stelle registrano l’aumento più importante.
L’Italia è la seconda destinazione con i prezzi alberghieri più elevati tra le destinazioni del Mediterraneo, mentre il prezzo medio dei voli aerei dai principali mercati di provenienza è il più economico.

La connettività aerea per Roma e Firenze rimane significativamente al di sotto del 2019. Inoltre, le due città mostrano una tendenza contraria a quella predominante: la connettività internazionale è più vicina ai volumi pre-pandemia di quella nazionale. Nel caso di Venezia, il numero di posti sui voli nazionali di linea è superiore del 47% rispetto al 2019.

Quest’inverno i visitatori irlandesi avrranno piú possibilitá di raggiungere Venezia e Palermo per via aerea, mentre quelli israeliani ed egiziani potranno godere di una migliore connettività con Napoli. I futuri visitatori provenienti dalla Germania potranno contare su di un numero inferiore di posti aerei per raggiungere l’Italia e le sue principali destinazioni, con oltre il 35% di capacità aerea in meno durante la stagione invernale 2022/23.
Per sostenere la ripresa, sará fondamentale per il settore turistico italiano concentrarsi sui mercati che mostrino un alto interesse nel visitare l’Italia e che allo stesso tempo abbiano un buon collegamento aereo, adattando l’offerta turistica agli interessi e alle preferenze di ciascun mercato target.